Gli Assegni per il nucleo familiare (ANF) sono una prestazione a sostegno del reddito, erogati dall’INPS, a favore del nucleo familiare secondo le caratteristiche reddituali e di composizione stabilite per legge. Vengono erogati al lavoratore dipendente, durante l’attività lavorativa. L’assegno va richiesto personalmente dal lavoratore che abbia interesse ad avvalersene, direttamente al datore di lavoro.
In alcuni casi è necessario ottenere l’autorizzazione dell’INPS. L’autorizzazione è necessaria nel caso in cui si intenda includere nel nucleo familiare soggetti particolari (come fratelli o sorelle); nel caso in cui sia possibile che si verifichi una duplicazione di pagamento (come in caso di separazione); laddove il coniuge non sottoscriva la dichiarazione di responsabilità contenuta nel modello ANF/DIP predisposto per la domanda e quando si intenda applicare l’aumento dei livelli reddituali (come in caso di nuclei monoparentali).
L’assegno, di norma, viene pagato dal datore di lavoro per conto dell’INPS ai lavoratori dipendenti in attività, in occasione del pagamento della retribuzione. Il diritto del lavoratore all’assegno decorre dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è maturato il diritto all’assegno.
Nel caso che il provvedimento di autorizzazione dell’Inps tardi ad arrivare o che, gli assegni non siano pagati per qualsiasi altro motivo, in tal caso, occorre sapere che il diritto al pagamento dell’assegno familiare arretrato si prescrive nel termine di cinque anni a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello nel quale è compreso il periodo di lavoro cui l’assegno si riferisce.